Bagni Maschili

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  1. Virgil Lionheart
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    Il bagno era deserto, tutti si erano rintasati nelle proprie stanza per riposare, visto l'orario ormai tardo; i passi del ragazzo riecheggiavano per tutta la sala, coprendo il fastidioso rumore delle gocce d'acqua che si liberavano dalla stretta morsa delle docce e riversarsi contro le piastrelle del pavimento. Aprì lentamente la porta di legno, lasciando penetrare uno spiffero di vento che si confuse in mezzo all'umidità, per poi richiuderla docilmente, per limitare i rumori. Si tolse la tuta rossa, rimanendo scoperto in balia del freddo: rimpiangeva i vestiti lasciati nella cesta, ma erano troppo sporchi, avevano anche loro bisogno di una pulita. Si tolse anche le scarpe, dirigendosi verso la doccia più vicina; la piastrelle bianche solleticavano la pianta dei piedi ad ogni suo passo, facendolo rabbrividire fino a scorgere la pelle d'oca. Con una mano, girò la gelida maniglia di metallo per attivare l'acqua calda, la quale tardo a venire di qualche secondo, costringendo il ragazzo a retrocedere di qualche passo, pazientando.

    CITAZIONE
    La mia richiesta è questa che te devi stare accanto a lei, cercando di far ricordare la sua memoria, facendo le cose con calma, se non si ricordasse di me, mi starebbe bene così, anzi sarebbe meglio che la gente non mi stia così vicino

    Quelle erano le ultime parole espresse dal Professor Nagi, fra di esse si poteva perfettamente percepire la preoccupazione che nutriva verso lo stato psicologico della ragazza, visto che non era normale il suo comportamento. Che sia andato qualcosa di storto durante il ritorno dallo Spirit World? Del vapore s'innalzò dal basso, e continuò la sua salita fino al soffitto, segnando l'arrivo dell'acqua calda. Si avvicinò ad occhi chiusi, assaporando la piacevole sensazione della pioggia che si riversa incessantemente sul tuo corpo, accarezzandoti.

    Edited by Virgil Lionheart - 4/11/2011, 19:03
     
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  2. Virgil Lionheart
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    I capelli lunghi e castani vennero ricoperti dallo strato d'acqua calda, sciogliendosi e ricoprendo quasi del tutto il viso, compresa la benda di pelle nera che proteggeva l'occhio destro da agenti esterni. L'acqua ricordava Summer, lei era affezionata a quell'elemento, una volta aveva persino raccontato che lei nacque e crebbe nel mare, la sua vera casa, la stessa che le portò via i genitori durante quel tragico incidente. Chissà se lei ancora lo ricordasse quel particolare.
    Con le mani unte di sapone, si massaggiò gran parte del corpo, ricomponendo con le dita i brevi tratti di muscoli che caratterizzavano la sua corporatura, ripulendolo dalla polvere. Incontrò una cicatrice sul braccio sinistro, lo stesso arto con cui si difese dall'attacco di un mostro, durante il duello contro Mya. Il contatto col sapone, irritò le nervature in prossimità del taglio, facendo arrossire tutta la parte circostante e mettendo in risalto la crosta protettiva che stava andando pian piano a formarsi.


    "Sum... "

    Nagi gli aveva chiesto di andare dalla ragazza, per aiutarla. Tuttavia lo Slifer Rosso era spaventato all'idea di parlarle, dubitava di essere in grado di farle tornare la memoria e cosa assai peggiore, lo terrorizzava l'idea di una reazione improvvisa della ragazza: se Summer aveva perso veramente la memoria, probabilmente non si sarebbe ricordata di lui e una domanda del tipo " Scusami, ma non mi sembra di conoscerti" non solo lo avrebbe spiazzato, ma demoralizzato totalmente.
    Il ragazzo dubitava ancora della sua reale identità, Summer, Nagi e gli altri suoi amici rappresentavano l'unica testimonianza della sua esistenza; se Summer avesse abiurato questa certezza, la situazione poteva solo peggiorare.
    Lungo le guance, le lacrime scesero lentamente, confondendosi con l'acqua della doccia, intimidite.
     
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  3. Virgil Lionheart
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    Chiuse il rubinetto, per far cessare lo scorrere dell'acqua; si strizzò i capelli, fin troppo lunghi per poter essere asciugati con una semplice asciugamano, rilasciando un gran getto d'acqua che rumoreggiò a contatto con le piastrelle, e si infilò il cappuccio dell'accappatoio.

    "Summer ha bisogno di me... devo affrettarmi."

    Gli ci vollero un paio di minuti per asciugarsi. In realtà tutto quel tempo che tentava di guadagnare, era solo per allontanare il momento in cui l'avrebbe incontrata per parlarle. In qualunque modo ella avrebbe reagito, lui non doveva mollare, per il bene della ragazza, per la loro relazione. Si vestì rapidamente e raccolse ogni suo bene, ed infine si allontanò dal bagno con i capelli ancora bagnati. Preferiva soffrire di una bronco-polmonite che non essere riconosciuto dalla sua ragazza.
     
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