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JesseAnderson.
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Mentre camminavo senza meta per la foresta, mi ritrovai in un luogo che non avevo mai notato prima d'ora.
Tra gli alberi non curati della foresta vi era come un piccolo sentiero nascosto che porta ad uno spiazzo, dove non vi era altro se non un praticello piegato dal vento. Rimasi fermo a guardare il luogo, con il vento alle spalle che trascinava con se due foglie che, una volta superatomi, si fermarono contro una grande queria posta nel centro del prato, la quale presentava però 7 frutti, uno rosso, uno arancione, uno giallo, uno verde, uno azzurro, uno indaco ed uno violetto.
Mi avvicinai alla quercia per esaminarla, e sentii una strana sensazione di calore in me. I frutti, che sembravano prima "morti", iniziarono come a brillare in mia presenza.
Mi chinai posando la testa sulla corteccia.
Siete voi?
Domandai invano.
Solo il fruscio del vento si poteva udire.
I frutti smisero di brillare, e mi posai a terra, in attesa di una risposta.
Col passare del tempo mi accorsi che c'era qualcosa di speciale in questo luogo, sembrava come separato dal mondo, in quanto il mio PDA non riceveva e il sole sembrava non calare, nonostante l'entrata fosse contornata dalle tenebre della notte.Questa discussione la ho creata per una sottotrama del mio personaggio. Perfavore se siete estranei alla trama in questione o Infinity non ci postate.
Edited by JesseAnderson - 17/1/2011, 19:35. -
N a r u m i;.
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Mi ero messa alla ricerca di Jesse, ma non avendolo trovato, avevo provato a scrivergli sul PDA. Il messaggio mi era rimbalzato indietro, così mi ero addentrata nella foresta, illuminata da un presentimento. Nel mio subconscio, continuavo a camminare, finché con la coda dell'occhio non notai un sentiero nascosto da pochi rametti.
Uh? E questo cos'è?
Mi incamminai non curante per quella stradina, finché non vidi uno spiazzo d'erba e...
Jesse?
Domandai, col buio non riuscivo a riconoscerlo bene.. -
JesseAnderson.
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Mi girai verso l'entrata di questo luogo mistico e scorsi una figura femminile che mi chiamava.
Era familiare. Senza alzarmi da dove mi ero sdraiato, tesi una mano verso di lei con gli occhi spenti per gli ultimi avvenimenti, incitandola ad avvicinarsi a me per riconoscerla.. -
N a r u m i;.
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Mi avvicinai lentamente, per qualche strano motivo in quel momento avevo leggermente ansia. Presi delicatamente la mano del ragazzo, non appena mi resi conto che si trattava di Jesse.
...Jesse? Cosa ci fai qui?
Lo osservai meglio, sembrava... come morto.
Cosa ti è successo?. -
JesseAnderson.
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Mi feci leggermente su appoggiando la schiena sulla corteccia dell'albero, e mi sforzai per fare un sorriso a Narumi.
Niente. Tranquilla...
Come stà tuo fratello piuttosto?
Dissi cercando di cambiare argomento.. -
N a r u m i;.
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Kira? Cosa centrava Kira in un momento del genere?
Non cambiare discorso!
Lo rimproverai, anche ignara del fatto che Kira stesse male. Mi sedetti di fronte a lui, senza lasciare la sua mano.
Cos'è successo... E cos'è questo posto?. -
JesseAnderson.
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Evidentemente era ancora ignara che suo fratello era stato attaccato, e quindi il mio tentativo di cambiare argomento fallì.
Guarda.
Dissi infine mostrandogli il mio Deck con le Bestie Cristallo.
Sono... sparite. All'improvviso.
Le carte erano morte. Su di loro non appariva il Disegno dei miei compagni, e non rilasciavano più alcuna energia.
Non riesco neanche ad entrare in contatto con loro
Dissi con una risatina disperata.
Il solo guardare quelle carte vuote mi faceva male. Ed era un dolore insopportabile.. -
N a r u m i;.
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Lasciai lentamente la sua mano e presi tra le mani il suo deck. Lo osservai, non potevo capire cosa stesse provando in quel momento. Io non avevo mai visto alcun mostro, alcuna carta e certe volte mi faceva rabbia e per questo mostravo una certa perplessità a riguardo. Però sicuramente anch'io se avessi perso il mio intero deck, avrei sofferto parecchio pur non vedendone i mostri.
Non... Non so cosa dire né cosa pensare..
Feci una pausa e mi rannicchiai accanto a lui, contro l'albero.
E'... E' per questo che non hai ancora usato il deck Gem Beast?
Domandai titubante, dopo pochi istanti di silenzio.. -
JesseAnderson.
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Ripresi il Deck e fissai la carta che avrebbe dovuto raffigurare uno dei migliori amici che ho mai avuto, Carbuncle Rubno, e sospirai tristemente.
Poi raccontai a Narumi una storia particolare.
Prima di tornare all'Accademia del Duellante, tuo zio, Pegasus, mi donò il mazzo Dragunity, facendosi promettere di non utilizzarlo prima del mio ritorno in Accademia.
Insieme al mazzo mi diede anche un avvertimento.
Cercai di riportare le parole testuali del creatore di Duel Monsters, mentre nella mia testa ricostruivo la scena.
Le tue Bestie Cristallo corrono un grave pericolo. Ho saputo in sogno che all'Accademia una forza tenterà di nuocere ai tuoi mostri. Fai attenzione.
Dopo quelle parole decisi di non utilizzare più quel mazzo finchè non mi fossi accertato della sicurezza del luogo, ma a quanto pare era stato inutile.... -
N a r u m i;.
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Quindi mio zio sapeva qualcosa a riguardo e non mi aveva detto nulla. Rimasi in silenzio qualche istante, poi posai lentamente la mia guancia contro la sua spalla.
Una forza? Non ha specificato null'altro..?
Domandai perplessa, di solito mio zio era misterioso, ma questa volta si trattava di una cosa seria.
Non l'hai più sentito da allora?
Continuai, rannicchiando le gambe contro il petto e tenendole strette con le braccia.. -
JesseAnderson.
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Sorrisi a Narumi. Sfortunatamente il mio sorriso non era il solito, ma mancava dell'energia che di solito mi pervadeva.
Nulla. E dopo non lo ho più visto.
Mi alzai girandomi verso l'albero.
Eppure che qualcosa c'entra con quest'albero.... -
N a r u m i;.
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Si alzò, così feci anchi, spolverandomi di dosso qualche filo d'erba. Osservai anch'io l'albero, notanto sette frutti di colore diverso.
Non l'avevo mai visto prima, in mesi e mesi che mi ritrovo in Accademia.
Ammisi, appoggiando la sua tesi che centrasse qualcosa.
L'ho visto solo oggi mentre.. beh, mentre girovagavo.
Omisi il fatto che lo stessi cercando, per l'imbarazzo.
Non ho mai visto dei frutti così.. -
JesseAnderson.
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Rimasi ad osservare l'albero in silenzio, quando dopo un po il frutto rosso tornò ad illuminarsi, ma stavolta non era il solo. Anche la carta di Carbuncle brillava della stessa tonalità, ed udii un verso familiare provenire dalla carta,
Kyu.
poi più nulla.
Il frutto e la carta persero il loro bagliore, e tutto tornò calmo.
Poco dopo tutti e sette i frutti iniziarono a risplendere, e una luce bianca mi avvolse completamente.
Jesse siamo qui.
La voce vaga di Pegaso giunse alle mie orecchie, ma era distante. Mi guardai intorno per notare Spear che mi guardava fisso.
La luce era scomparsa ma Spear no, e questa volta era diverso... sembrava vero. Mi girai verso Narumi per vedere che anche lei non era sola.... -
N a r u m i;.
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EEk!
Afferrai il braccio di Jesse e mi ci nascodi dietro. Avevo sentito un verso decisamente strambo, che non mi ricordava quello di animale alcuno. Ma non solo, ora anche uno dei mostri di Jesse mi fissava, e Jesse fissava me.
C-C-Credo di avere le traveggole.
Dissi in tono preoccupato, colmo d'ansia.
No che non hai le traveggole, stupida.
Rimasi un attimo in silenzio.
Grazie, eh, Jesse!
Non feci in tempo a finire la frase che un seccato Twilight Knight si ergeva davanti a me, in tutta la sua piccolezza, scuotendo la testa con fare superiore e sicuramente era stato lui a parlare e non Jesse.
C-Cosa sta succedendo?
Domandai a Jesse, l'unico a cui potevo aggrapparmi in un momento come quello.. -
JesseAnderson.
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Mi girai verso Narumi scuotendo la testa.
Non ne ho idea.
Dopo le parole di Pegaso mi sentivo rincuorato. Sebbene ci fossimo separati loro erano qui. Li dovevo solo liberare. La fiducia iniziò a tornare in me, quando...
AHI!
Sentii una dura testata sul mio cranio, e notai Spear ghignare.
Ve lo spiego io cosa succede, stolti.
Il draghetto annunciò con quel suo solito tono saccente.
Questo posto è una Dimensione di Transito tra il vostro mondo e quello di noi Duel Monster, ecco perchè ci possiamo materializzare.
Spiegò.
Rimasi perplesso. E come ci eravamo finiti? Forse Spear sapeva la risposta.
Hai idea di perchè un luogo del genere è qui? E quell'Albero cos'è?
Non gli chiesi nulla di Carbuncle e gli altri, perchè sapevo che si sarebbe intristito.
Spear si girò verso l'abero, scosse le spalle e tornò nuovamente a puntarci quel suo muso insolente difronte.
Certo, non che non lo sappia, ma ogni cosa ha il suo tempo.
Dal suo tono appariva ovvio che neanche lui lo sapeva....
Albero delle Gemme |