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.SakuraKoneko.~.
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Camminavo dritta mentre stavo leggendo questo libro, quindi non potevo vedere chi avevo davanti, mi stavo interessando al libro. iniziavo a cominciare dal primo capitolo 
Uhm, vediamo....In quella strana città…non c’era proprio nessuno.
Certo,c’erano delle case,e si vedevano anche le luci attraverso le finestre…
continuavo a leggere, capendo che questo libro mi stava piacendo, ma speravo di non andare a sbattere contro qualcuno..più che altro speravo con tutto il mio cuore che qui sarei riuscita a trovare Jaden-kun.SPOILER (click to view)LA CITTA’ DESERTA
In quella strana città…non c’era proprio nessuno.
Certo,c’erano delle case,e si vedevano anche le luci attraverso le finestre…ma lungo la strada non passava nessuno.
Provai allora a sbirciare dentro una finestra.
C’era una persona…ma stava insieme a quella cosa…
Allora guardai anche nelle altre case.
E,come immaginavo,quella cosa era sempre presente.
Anche questa città era uguale alle altre…dato che per i loro abitanti era più divertente stare insieme a quella cosa…piuttosto che stare insieme ad altre persone…
E così nessuno usciva più di casa.
In questa città era come se non esistesse più nessuno.
Io parto per un viaggio.
Provo ad andare in un'altra città.
Spero che qualcuno mi trovi.
Qualcuno che appartenga solo a me.
Ma quando quel qualcuno si innamora solo di me…arriva il momento che lo devo lasciare.
Tuttavia ,vorrei comunque incontrare qualcuno che appartenga solo a me.
E così con questo desiderio chiuso nel cuore,anche oggi vado in cerca di un’ altra città in cui non c’è nessuno.
Edited by .SakuraKoneko.~ - 15/8/2010, 13:33. -
.SakuraKoneko.~.
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Appena finì qualche capitolo, mi sentivo un pò strana anche il perché mi ci stavo affezzionando a questo libro forse stava diventando il mio preferito. 
Gli altri capitoli, me li lascerò per dopo ora devo cercare Jaden-Kun e questa volta lo trovero!
così iniziai a correre tenendomi stretta il libro.. -
N a r u m i;.
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Dopo aver lasciato Aster, giunsi alla tranquilla fontana che dominava il centro del giardino dell'Accademia. Mi appoggiai ad essa e, dal momento che pareva non esserci nessuno, iniziai a pensare ad alta voce.
Mi chiedo dove sia finito Pegasus... -
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Mi trovavo a vagare per l'accademia senza alcuna meta, con passo lento giunsi alla fontana che dominava al centro del giardino dell'accademia, in primo momento sembrava deserta ma girando intorno scorsi una studentessa dell'accademia, dalla divisa sembrava appartenere allo Slifer rosso, la guardai per qualche istante mentre parlava da sola, l'unica parola che ascoltaì bene fu il cognome Pegasus.
La guardai un'ultima volta per poi mettermi ad ammirare la fontana a qualche passo dalla ragazza.. -
N a r u m i;.
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Sentii qualche passo e mi voltai di scatto. Davanti a me si ergeva con una postura austera e piena di sé il ricco quanto serio Seto Kaiba. Mio zio lo conosceva, io al contrario lo avevo incontrato solo una volta, quand'ero più piccola.
Ehm.. Buongiorno signor Kaiba.
Dissi, sperando che avesse buona memoria e si ricordasse di me.. -
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Guardai la ragazza che mi aveva appena salutata.
"Buonasera"
Risposi al suo saluto con tono freddo e serio, per poi guardarla meglio.
"Signorina ha una faccia conosciuta lei, ci siamo già visti da qualche altra parte prima d'ora?"
Chiesi incrociando le braccia e fissando la fontana che sputava acqua.. -
N a r u m i;.
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Sorrisi, per fortuna si ricordava di me.
S-sì, ero con mio zio, Pegasus..
Mormorai l'ultimo nome, sperando che nessuno ci sentisse.
Sono Narumi. Sono felice che lei si ricordi di me, signor Kaiba!
Sempre sorridendo, poi la mia curiosità prese il sopravvento.
Scusi se sono indiscreta, ma lei cosa ci fa qui in Accademia?. -
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Guardai la ragazza stupito dopo aver pronunciato il nome di pegasus per poi riprendermi e ricordarmi di lei.
"Stessa domanda nel giro di poche ore da persone diverse.
Risposta semplice, mi trovo qui in accademia perchè sono subentrato come sostituto del Cancelliere Sheppard, perciò attenzione che con il sottoscritto non si scherza"
Dissi facendo un sorrisetto sarcastico per poi alzare gli occhi di ghiaccio verso il cielo ammirando le stelle.. -
N a r u m i;.
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Lo guardai, quindi ora sarebbe stato il Preside. Un ruolo a lui adatto dal momento che lo ritenevo una persona responsabile. Sorrisi.
Capisco, sono sicura che farà un ottimo lavoro!
Ci fu un momento di silenzio, presi coraggio.
Signor Kaiba.. Permette un'altra domanda?. -
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La guardai in un primo momento con un sguardo molto contrariato per poi calmarmi.
"Dovreste sapere che non mi piacciono molto le domande ma fa nulla per questa sera lascio passare.
Dica Signorina Narumi, la ascolto."
Dissi ritornando a guardare il cielo stellato sulle nostre teste.. -
N a r u m i;.
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Abbassai il capo, avevo avuto fortuna, una fortuna sfacciata.
Mi stavo chiedendo.. Se lei sapesse dove si trova mio zio.
Dissi con tono deciso, ormai non avevo sue notizie da un po' e ad Aster non potevo certo dire che mio zio era sparito.. -
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Abbassai il capo portando le mani nelle tasche dei pantaloni.
"I miei rapporti con tuo zio non erano dei più rosei all'inizio ma negli ultimi periodi stavano migliorando di gran lunga.
Però poi un giorno non ebbi più su notizie, si diceva che il presidente della industrial illusions era sparito.
Mi misi in contatto con alcune autorità ed ora sono in cerca di lui, ma non si ancora che fine abbia fatto.
Perciò al momento nemmeno io ho notizie."
Dissi mentre mi giravo dando le spalle alla fontana.. -
N a r u m i;.
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Ovviamente seguii i suoi passi, la faccenda si faceva disastrosa.
Capisco, grazie per il suo interessamento alla faccenda Signor Kaiba, anche a nome di mio zio.
Ringraziai sorridendo, poi tornai seria.
Secondo lei, mi lascerebbero andare all'interno dell'Industrial Illusions? Ovviamente, col suo permesso di lasciare per un giorno l'Accademia.. -
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"Hai il mio permesso per lasciare l'accademia per un giorno e se vorrebbe potrei accompagnarla io così la lasceranno entrare più facilmente a causa della mia fama."
Dissi riportando le mani al petto ed incrociarle.. -
N a r u m i;.
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Lo guardai piena di gratitudine.
Grazie signor Kaiba, le sono eternamente riconoscente, davvero!
Esultai, poi mi ricomposi, dal momento che sempre un uomo di fama era.
Se vuole le do il mio numero di PDA, così mi può contattare quando vuole partire, per me è indifferente il giorno...
Fontana |
