Fontana

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  1. S u m m e r
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    "R-r.rana poltiglia?"
    gli urlai dietro..

    "Non sarò mai una rana..mai e poi mai"
    gli cominciai a tirare pugni dietro la schiena..

    Poi appena finita la frase, cominciai a correre..non ero per niente allenata e lui sembrava molto in forma...un po' di anticipo non mi avrebbe fatto male..anzi..

    "Io parto..ti aspetto là"
    gridai ridendo mentre correvo..
     
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  2. Bloo-D
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    Non ci potevo credere! Sembrava così dolce e carina, ma in realtà era malefica!
    -Wa! Così non vale! Torna indietro!-
    La inseguì ridendo.
     
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  3. S u m m e r
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    Dopo aver lasciato l'aula mi diressi fuori dall'edificio..non avevo voglia di star lì..mi agitava troppo quel posto.. Camminai non avendo una meta precisa in mente....poco lontano dall'edificio c'era un ampio giardino, un posto stupendo..con una fontana.

    Incantata dal suono dell'acqua che scendeva, mi fermai a guardarla incantata...
     
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  4. Virgil Lionheart
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    La giornata era splendida, persino le rondini ne erano felicitate, svolazzavano allegre, assaporando l'aria calda di un autunno che tardava a giungere. Solo poche foglie avevano ceduto alla forza di gravità, tant'è che buona parte degli alberi manteneva il colorito verde dimostrando di essere ancora ricchi di vita. La stessa cosa non si poteva dire dell'animo turbato del ragazzo, il quale passeggiava con le mani nascoste nelle tasche dei jeans, e una pesante perplessità sulle spalle che lo costringeva a tenere lo sguardo abbassato, rimuginando sulla battaglia che doveva affrontare. I capelli lunghi, raccolti in una coda di cavallo che scendeva lungo la spina dorsale, si illuminavano a contrasto con i raggi solari, evidenziando il loro colorito castano chiaro che all'ombra risultava quasi difficile notare per il loro ammassamento, ed in balia della brezza mattutina e dalla camminata dello Slifer Rosso, ciondolavano a destra e a sinistra. Pensava a come si sarebbe comportato una volta che l'avrebbe vista, salutarla era la cosa più spontanea che poteva fare, e successivamente? Poteva presentarsi tranquillamente come il suo ragazzo? O forse doveva aspettare che fosse lei a dire la prima parola, per intuire a priori se si ricordasse di lui?
    Scorse un'ampia fontana, i getti che rilasciavano avevano un particolare alone magico tanto da riflettere l'immagine nitida di Summer, ammagliata dalla purezza di quella stessa acqua

    Precisiamo che in realtà, l'acqua rifrangeva l'immagine di Summer, è il mio pg, il deficiente, a non farci caso :omg:

    Era fin troppo agitato, doveva calmarsi e ragionare pian piano e successivamente...

    *TAP*

    Inciampò su una pietra sporgente, proiettandosi in avanti, verso la fontana.

    <<Ahhhh!>>

    Il suo urlo venne soffocato da un sonoro

    *SPLASH*


    che anticipò il silenzio di una manciata di secondi.
     
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  5. S u m m e r
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    Mi disincantai appena sentìi un rumore di qualcosa o di qualcuno che cadde dentro l'acqua...un po' titubante mi sporsi nel lato opposto della fontana per vedere cos'era successo, e vidi una figura dentro l'acqua...

    "Oh mio dio"
    pronunciai appena vidi la persona nell'acqua..

    "s-s-si è fatto male?"
    chiesi un po' impaurita..

     
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  6. Virgil Lionheart
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    Tentennò qualche parola, che tuttavia si trasformarono in una serie di bolle d'aria, spinte dalla forza d'Archimede fino alla superficie della fontana. Agitandosi, riuscì contrastare la pressione dell'acqua e riemerse, affannando e cercando di respirare il più delle volte, per assaporare nuovamente l'atmosfera terrestre.

    CITAZIONE
    "Oh mio dio"

    "s-s-si è fatto male?"

    Quella voce!

    <<Sum... Summer!>>

    Rimase pietrificato, la ragazza era veramente li, vicino alla fontana! Quello che aveva intravisto precedentemente non era frutto del suo subconscio, era un immagine reale, la sua presenza era reale! Il cuore accelerò i suoi battiti, arrivando a frequenze difficilmente sopportabili dalla fisionomia umana, eppure al ragazzo non interessava il dolore che gli causava tamburello continuo, era fin troppo concentrato ad osservarla, impaurito dall'idea che se si fosse distratto anche per qualche secondo, lei potesse sparire. Abbracciarla, questo gli ordinava l'istinto, con un abbraccio era sicuro che avrebbe risolto la situazione, che se lei avesse veramente smarrito la memoria, un semplice contatto fisico l'avrebbe risvegliata. Il braccio iniziò tremare durante il tragitto che distanziava i due personaggi, temendo di essere rifiutato e rigettato in acqua, scongiurando il desiderio di poterla toccare. Strinse gli occhi e serrò i denti, ritraendo l'arto.

    "No! Meglio non essere affrettati. Se... Se vedessi la sua reazione nel vedermi, forse... potrei capire quanto grave sia la sua situazione!"

    Veniva difficile rimanere calmi, ma il ragazzo sapeva in cuor suo che doveva comportarsi con caparbietà e di non essere troppo precipitoso. Poteva rischiare di sconvolgere Summer.

    <<Ehm... Ciao, non mi sarei mai immaginato di incontrarti qui>>

    Come avrebbe reagito la ragazza? E cosa avrebbe pestato della misteriosa benda nera in pelle che copriva l'occhio destro?
     
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  7. S u m m e r
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    Appena vidi il volto del ragazzo, d'improvviso, mi fece arrivare un dolore forte alla testa ...il volto del ragazzo mi ricordava qualcosa..ma nella mia mente tutto era sottosopra..quindi non riuscivo a capire bene che ruolo avesse nella mia vita...

    "Uh...ciao!"
    dissi come se niente fosse.....

    Non sapevo come reagire ma non volevo far notare la mia memoria persa...

    "Davvero? come mai?"
    continuai...
     
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  8. Virgil Lionheart
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    CITAZIONE
    "Uh...ciao!"

    "Davvero? come mai?"

    Le risposte che ricevette non suggerirono le condizioni effettive della ragazza, il ragazzo ebbe la sensazione che Summer stesse nascondendo il suo problema, per evitare di fare cattive figure. Doveva reggere al gioco, vi era ancora qualche speranza, forse lei ricordava qualcosa.

    <<Come?! Non ricordi? Oggi dovevamo andare al porto, sembra che stiano organizzando una festicciola. Ero convinto che tu fossi già li, ma forse hai smarrito la strada, vuoi una mano?>>

    Il ragazzo voleva aiutarla a ricordare, ma il contesto della frase si riferiva al fatto di accompagnarla al porto. Usci dalla fontana, inzuppato dalla testa ai piedi, scrollando l'intero corpo, simulando un cane.
     
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  9. S u m m e r
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    "A-a-al porto?"
    chiesi supita...

    "Una festa?"
    mi chiesi...

    Era chiaro...ero convinta di aver capito di essere in una scuola ma con la storia della festa la testa tornò a farmi male...

    "Ah certo...il porto...si mi sa che mi sono persa."
    esclamai improvvisamente cominciando a ridere sonoramente..
     
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  10. Virgil Lionheart
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    Strizzò accuratamente anche i lunghi capelli castani, senza stropicciarli troppo e liberandosi dal peso dell'acqua.

    CITAZIONE
    "Ah certo...il porto...si mi sa che mi sono persa."

    La ragazza era confusa, il ragazzo l'aveva intuito dal tono della voce, e le strane contorsioni della fronte, che la ragazza tentava di occultare con una mano, confermavano il tutto. In una situazione del genere, era giusto non appesantire troppo la mente, lasciarla lavorare in modo tale che potesse da sola ricordare l'ambiente che la circondava, ovviare a troppe pressioni rischiava di peggiorare la salute psicologica di Summer. Per il bene della fanciulla, il ragazzo scelse di mettere da parte la malinconia e il dolore al pensiero di non essere riconosciuto dalla sua fidanzata, e assecondarla nel bene, pregando in se di riuscire a sopportare. Tentennò ad un sorriso sincero ed allungò una mano verso la fanciulla.

    <<Ah, sei sempre la solita! Andiamo, ti ci porto io a destinazione, ti dovevo pur sempre un favore!>>
     
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  11. S u m m e r
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    Il ragazzo mi offrì di seguirlo..avrei voluto ringraziarlo ma mi accorsi di non sapere nemmeno il suo nome...che cosa imbarazzante... eppure il suo volto aveva qualcosa che mi faceva stare al sicuro tranquilla e felice nello stesso momento..

    Presi la sua mano con tutte e due le mie mani..abozzai un timido sorriso....

    "Grazie."
     
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  12. Virgil Lionheart
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    Il gesto venne ricambiato, la ragazza si aggrappò con entrambe le mani al suo invito, fidandosi senza nutrire troppi dubbi: sentiva di conoscerlo in qualche modo.

    <<D'accordo, andiamo che è tardi>>

    Si voltò in direzione del porto, ricapitolando nella testa tutte le strade che dovevano percorrere, per evitare di perdersi lungo il tragitto.

    <<Ah, dimenticavo >> Accennò improvvisamente, regalandole l'espressione più dolce che conosceva << Ti ricordo che puoi sempre chiamarmi Virgil>>

    La sua identità era ancora incerta, ma il cuore gli suggeriva di presentarsi con quel nome, visto che rappresentava una delle cose alle quali la ragazza tenesse di più. Era un primo tassello che insieme a tanti altri avrebbe contribuito a ricostruire i ricordi della ragazza.
    Si avviò, mantenendo ben salda la mano della fanciulla.
     
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206 replies since 15/8/2010, 09:54   1428 views
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